Il mondo dei tatuaggi è complesso e variegato, i disegni però che più di frequente si associano ai tatuaggi sono quelli maori.
Capiamo insieme cosa sono i tatuaggi maori, da quale tradizione arrivano, cosa significano e come possono essere declinati.
Prima di addentrarci nel vivo dell’articolo precisiamo che i tatuaggi maori non sono solo belli, ma sono soprattutto colmi di significati.
Cosa sono i tatuaggi Maori?
I tatuaggi maori sono una decorazione tipica del corpo che rimanda ad una cultura antica e piena di significati.
Il loro aspetto e il loro nome deriva dalla popolazione Maori, una tribù di origine polinesiana che vedeva nel tattoo un vero e proprio rito sacro destinato a tutti coloro che raggiungessero la maggiore età.
Il tatuaggio diventa dunque un momento di accettazione dell’individuo nella società che con il tatuaggio stesso che veniva spesso realizzato direttamente sul viso.
È bene precisare che questo tatuaggio nella cultura Maori non è qualcosa di “terminato” e definitivo, ma qualcosa in divenire costante, come la vita dell’uomo stesso.
Altre azioni e abitudini sono state tramandate anche grazie allo sport e in particolare alla squadra degli All Blacks. Furono loro infatti i primi a portare sotto i riflettori di tutto il mondo una danza tipica di questa tribù.
Due famiglie di tatuaggi Maori
I tatuaggi Maori possono essere divisi in due famiglie. La prima include i tatuaggi Moko, ovvero quelli classici che adornano il corpo di chi fa parte delle tribù e si è contraddistinto per azioni valorose durante la guerra.
Il moko è dunque un tatuaggio che di fatto indica il ruolo del soggetto nella società stessa.
Una seconda categoria include i tatuaggi Kirituhi, tipici di una determinata tribù e che non sono legati in alcun modo legati ad azioni di guerra o valorose in generale.
Nella nostra nazione i tatuaggi Maori hanno un significato completamente diverso, influenzato prevalentemente dalla moda e dalla bellezza dei disegni stessi.
È bene precisare che i tatuaggi non erano solo appannaggio maschile, ma sono utilizzati anche dalle donne. Queste ultime solitamente decidono di decorarsi sotto il mento.
Oltre all’aspetto prettamente estetico è bene considerare che anche la tecnica di realizzazione del tatuaggio Maori è differente.
Precisiamo che questa tecnica nella nostra nazione non è consentita, tuttavia l’effetto Maori può essere realizzato con una pressione diversa in fase di realizzazione del tatuaggio.
I significati dei tatuaggi Maori
Passiamo a questo punto ad analizzare alcuni tattoo e il loro significato. Nella tradizione maori l’ascia indica la forza e il potere, l’amo indica la fortuna, le conchiglie la protezione, la felce la vita, il mare l’aldilà, le punte di lancia il coraggio.
La stella rappresenta invece un obiettivo, il sole la ricchezza.
Ampio spazio si dedica anche agli animali. Tra di essi troviamo la carpa che indica la volontà e la forza di andare sempre controcorrente, il canguro che rappresenta la capacità di sfidare la mancanza di equilibrio, il cavalluccio marino rappresenta l’amore per il mare, il gabbiano la libertà, il geco la capacità di sopravvivere alle minacce della vita, la libellula l’eleganza, il serpente la voglia di parlare con gli dei.
La cultura maori mette in scena anche alcuni simboli connessi in maniera specifica a questo mondo. È il caso ad esempio della croce marchesiana, che indica l’equilibrio tra bene e male; i denti di squalo che sono simbolo di potere.
Questi elementi diventano protagonisti dei tatuaggi combinati con altri elementi che hanno spesso una funzione prettamente decorativa.
Le decorazioni hanno una forma geometrica, basti pensare ai piccoli triangoli che vengono posti per adornare i tatuaggi e che, letti insieme, permettono di ottenere un disegno speciale che ha le caratteristiche tipiche del tatuaggio maori e di quell’effetto speciale tipico di questa realtà.