Avete sentito parlare dei tatuaggi Chicani ma non sapete esattamente cosa siano e da dove nasca il loro nome? Oggi daremo ampio spazio a questi disegni e siamo certi che alla fine di questo articolo, essi non ha avranno più segreti per voi.
Inizieremo con un po’ di storia sul termine e sullo stile, prima di passare ad analizzare nel dettaglio alcuni prodotti che appartengono a questa categoria.
Il termine chicano: che significa?
Con il termine chicano si fa riferimento ad una parola statunitense messicana, che veniva utilizzata, inizialmente, come un insulto, per poi diventare simbolo di identità negli anni 60 dell’omonimo movimento.
Prima della seconda guerra mondiale, infatti, le popolazioni Chicane sono stato ghettizzate, a tal punto che per gli appartenenti a questa minoranza era difficile anche trovare una abitazione e gli stessi finirono a popolare le periferie delle città dando così vita ai famosi “barrios.”
I giovani abitanti di queste zone costruirono piano piano una propria immagine ed identità, caratterizzata da vestiti molto larghi, catene, orologi e collane.
Questi ultimi elementi hanno rappresentato il simbolo di una rinascita economica e la volontà dei soggetti di mostrare la posizione raggiunta.
L’identità di questa minoranza divenne tale che negli anni 60 nacque un vero e proprio movimento contro queste discriminazioni che comunicava con i caratteristici murales capaci di decorare e colorare le periferie.
In questo contesto, e in particolare attorno alla gang Pachuco, nacque negli anni 40 il tatuaggio Chicano che si diffonde inizialmente in California, Texas, Messico e Arizona.
La tecnica chicana
Oltre ai soggetti raffigurati, la tecnica chicana si contraddistingue per l’utilizzo di un ago da cucito che viene immerso nel normale inchiostro India, utilizzando dunque una tecnica spartana e da macho.
Sul fronte dei soggetti, invece, essi ruotano senza dubbio attorno a donne, teschi, fiori, figure religiose.
Se dovessimo però parlare del tatuaggio chicano per antonomasia, dovremmo senza dubbio fare riferimento alla croce Pachuco posizionata tra il pollice e l’indice della mano.
Questo disegno in questa posizione era un tempo inteso come simbolo identificatrice di una gang alla quale dovere rispetto.
Alcuni esempi
Per rendere meglio l’idea di cosa questi tatuaggi rappresentino, passiamo in rassegna alcuni tatuaggi che abbiamo avuto modo di ammirare su alcuni corpi.
I volti delle donne, lo abbiamo accennato, sono senza dubbio tra i soggetti preferiti dagli appassionati a questa tecnica.
Le donne vengono raffigurate in bianco e nero, con il mento in alto, lo sguardo fiero e le labbra ben contornate; non di rado essere presentano un ciuffo davanti agli occhi.
E’ una donna fiera, per certi versi cattiva, senza dubbio di carattere.
L’immagine della donna può essere raffigurata in molti punti del corpo: il bicipite e la coscia sono probabilmente quelli più diffusi.
Sì anche al volto posto sulla schiena, quasi ad occuparla del tutto e accompagnata da decorazioni di vario tipo.
Cattivi e ricchi di orgoglio e dignità appaiono anche altri tatuaggi, come quelli che raffigurano le armi.
Le pistole e i fucili in bianco e nero, con le loro caratteristiche sfumature, trovano posto praticamente su tutte le parti del corpo, eventualmente accompagnate da fiori, nuvole, catene e lucchetti.
Un discorso a parte, può essere fatto per le figure religiose. Anch’esse vengono infatti utilizzate come protagonisti di questi tatuaggi, ma con una concezione e un significato parzialmente differenti.
I chicani, infatti, nonostante l’indole e la natura “cattiva” sono fortemente religiosi, credono che qualcosa oltre il mondo esista e per questo vogliono in tutti i modi rispettare anche se a loro modo i principi del buono e del giusto.
Se state pensando di buttarvi su un tatuaggio chicano, tenete presente che esistono tatuatori che sono proprio specializzati in questi generi di disegni e di stili.
Affidandovi a loro riuscirete a dar vita ad un disegno che richiama in maniera immediata e reale quella che è probabilmente l’idea che avete in testa.