Vi piacerebbe tatuare la vostra pelle, ma siete spaventati dal dolore che potrebbe essere legato a questa operazione?
Sono numerosi i disegni che vi piacciono, ma il timore di non riuscire a sopportare il dolore vi blocca? Capiamo insieme se davvero il tatuaggio è così doloroso e quali sono le zone più critiche.
Inizieremo specificando fin da subito che la soggettività riveste un ruolo di primo piano. Ogni soggetto ha infatti una propria soglia del dolore e potrebbe quindi provare sensazioni differenti.
La soggettività del dolore
Abbiamo subito precisato che il dolore in generale è una cosa molto soggettiva; tale si dimostra anche nei casi in cui questo dolore sia connesso ad un tatuaggio.
È per questo motivo che a parità di disegno, di tatuatore, di zona, alcuni lamenteranno un dolore atroce, mentre altri parleranno di un leggero fastidio più che sopportabile.
Oltre alla soglia del dolore, un altro fattore che risulta essere determinante è legato alla fiducia che si ha nei confronti del tatuatore stesso.
Se la seduta avviene con una persona che vi trasmette serenità e in un ambiente rilassante, anche voi sarete più calmi e tendenzialmente meno propensi a sentire il dolore o il fastidio degli aghi.
Di contro, una situazione di stress, di ansia, di paura non potrà fare altro che rendervi più sensibili al dolore stesso.
In tutti i casi, è comunque possibile affermare che il dolore tende a scomparire in presenza di una forte determinazione e di una forte volontà di avere sulla propria pelle questo tipo di disegno.
Si tratta infatti di una sensazione temporanea e passeggerà, che quasi dimenticherete quando avrete davanti a voi il vostro disegno da ammirare.
Come diminuire il dolore
Sono molti coloro che sono alla ricerca di soluzioni che possano permettergli di diminuire quello che è il dolore percepito durante la seduta.
Il primo fattore come detto è di carattere psicologico.
Il tatuaggio prevede che degli aghi vengano infilati sulla pelle e quindi un po’ di fastidio lo provoca; è bene però precisare che gli aghi non entrano troppo in profondità e dunque il dolore non è paragonabile a quello di una vera e propria puntura.
Se la paura di una sensazione nuova e dolorosa resta comunque forte, potete valutare di iniziare la vostra vita da tatuati scegliendo una delle zone meno dolorose e affidandovi dunque a quanto vedremo nel prossimo paragrafo.
Un altro consiglio è quello di non partire puntando troppo in alto o a maxi-tatoo.
Semmai pensate ad un piccolo disegno che, qualora il dolore non vi crei particolari problemi, potrà essere ingrandito o arricchito come volete.
In ogni caso, ricordate che quasi tutti i tatuatori hanno a disposizione una crema ad effetto anestetico che permette di annullare o comunque di diminuire il dolore percepito.
Le posizioni più e meno dolorose
È comunque innegabile che ci siano luoghi del corpo sui quali un tatuaggio fa più male.
In generale il male viene percepito in maniera più intensa se il tatuaggio è eseguito in zone in cui poca è la pelle che si colloca sopra le ossa.
Parliamo dunque di aree come gomiti, ginocchia, caviglia, piede, costato. Anche le zone particolarmente irrorate di sangue risultano essere critiche dal punto di vista del dolore percepito.
Collo e colonna vertebrale dunque potrebbero essere zona dolorose.
Chiaramente anche l’ampiezza del tatuaggio ha un ruolo importante.
In generale un tatuaggio ampio infatti renderà prolungato il fastidio, cosa che potrebbe rendere difficile arrivare alla conclusione dell’opera stessa.
A tal proposito, però, molti evidenziano come il corpo sia in grado di abituarsi e come quindi dopo un po’ il dolore percepito in quella stessa area tenda a diminuire.
Un altro aspetto è relativo al tipo di tatuaggio. Un tatuaggio in bianco e nero infatti risulterà senza dubbio meno doloroso di uno pieno/ colorato.
Avete a questo punto a disposizione tutti gli elementi per avvicinarsi al vostro prima tatuaggio in maniera consapevole e certa.