Il mondo globalizzato, gli spostamenti veloci, i social network che ci permettono di entrare in contatto con utenti che si trovano anche dall’altra parte del mondo hanno portato ad una più veloce circolazione delle cose, delle persone, delle informazioni e anche…dei nomi propri!
Accade così che sempre più spesso anche nella nostra nazione molti genitori scelgono per i propri figli dei nomi di origine indiana.
Cerchiamo dunque di approfondire il tema analizzando i nomi indiani, i loro significati e il loro possibile utilizzo anche nella nostra nazione.
Come scelgono il nome gli Indiani d’America?
La cultura europea ci ha abituato da sempre ad associare ad una persona un nome per tutta la vita e anzi ad associare ad un nome un soggetto, in realtà questo non avviene per gli indiani d’America.
Nella loro cultura infatti uno stesso soggetto può cambiare il proprio nome anche più volte nel corso della propria vita, in relazione a quelli che sono gli eventi che caratterizzano la sua vita.
Il primo nome, quello attribuito al momento della nascita, ad esempio veniva stabilito dal padre o dal capo tribù tenendo in considerazione eventuali episodi che hanno caratterizzato i giorni prossimi alla nascita del bambino stesso.
Giusto per darvi un’idea più chiara del principio alla base della scelta, se un bambino dovesse essere nato in un periodo caratterizzato da forti piogge, potrebbe chiamarsi Nuvola Nera.
Nel corso del tempo, in seguito a particolari episodi di un certo rilievo, il nome poteva essere modificato sempre dal capo tribù che tuttavia, è bene precisarlo, poteva prendere questa decisione anche durante riti di purificazione in cui non era in possesso di tutte le sue capacità cognitive non di rado.
Il nome poteva essere legato ad eventi esterni o a valori che il soggetto avesse dimostrato di avere.
I significati dei nomi indiani maschili
Visto il ruolo fondamentale attribuito ai nomi, è evidente che il significato degli stessi abbia una importanza basilare. I nomi e i loro significati spesso variano in base alla tribù di appartenenza, ma il concetto alla base o il significato macro che al nome può essere attribuito è più o meno lo stesso.
Ma quali sono dunque i nomi più diffusi o curiosi? Iniziamo dai nomi maschili.
Tra quelli che iniziamo con la lettera A troviamo:
- Achak (che vuol dire spirito),
- Ahanu (nome con cui si indica colui che ride),
- Ahiga (colui che lotta),
- Amitola (arcobaleno),
- Antinanco (aquila del sole),
- Ashikii (ragazzo giovane),
- Askook (serpente),
- Avonaco (orso magro),
- Ayawamat (colui che obbedisce).
Con la lettera B e C sono comuni:
- Bidzil (duro),
- Cha’tima (colui che chiama),
- Chayton (falcone),
- Chogan (uccello nero),
- Choviohoya (giovani cervi),
- Ciqala (piccolo),
- Cowessess (bambino).
Altri nomi molto utilizzati sono:
- Enapay (senza paura),
- Gaagii (corvo),
- Hahkethomemah (piccola peste),
- Hinto (blu),
- Hok’ee (abbandonato),
- Honon (orso),
- Hoki (tortora),
- Kangee (corvo),
- Kele (passero),
- Kuruk (orso),
- Lapu (corteccia di cedro),
- Lootah (rosso),
- Makya (aquila cacciatrice),
- Niyol (vento),
- Nosh (padre),
- Ohanzee (ombra).
I significati come si nota sono relativi dunque o a caratteristiche del soggetto stesso, o ad eventi atmosferici che ne hanno accompagnato alcuni momenti.
I significati dei nomi indiani femminili
Significati simili sono legati anche ai nomi femminili.
Anche in questo caso citiamo qualche nome tra i più diffusi, soffermandoci sul relativo significato.
Adsila vuol dire fiore (significato attribuito anche al nome Aiyanna), Alameda vuol dire boschetto di pioppo, Amadahy foresta di acqua, Anya inesauribile, Aponi farfalla, Awinita cerbiatto, Ayelen felice.
Continuiamo con Asmita orgoglio, Chosovi uccello blu, Farha felicità, Farida turchese, Harita verde, Hantaywee fedele, Honovi cervo forte, Jaci luna, Nisha notte, Macawi generosa, Maiari saggia, Ranya graziosa, Safia pura, Talikha usignolo.
La lista, pressoché infinita, prosegue con altri nomi molto particolari come Hita, Ila, Indira, Indrakshi, Indu, Induja, Indukala, Indulala, Induma, Indumukhi, Jagadamba, Jagati, Jala, Jaladhija.
Una volta chiariti quali sono i nomi, come suonano se pronunciati e quale sia il loro vero significato, resta a questo punto da capire se sia o meno opportuno in Italia dare al proprio figlio o alla propria figlia un nome di origine indiana.
Perché scegliere un nome indiano?
Un nome indiano è senza dubbio particolare e inusuale; questo vuol dire che regalerete alla vita che sta per nascere un nome raro, che gli permetterà di essere riconosciuta in maniera inequivocabile per tutta la vita del soggetto. Questo aspetto ha però un risvolto della medaglia da tenere in considerazione!
Un nome raro, infatti, è un nome non noto ai più che tuttavia proprio per questo motivo potrebbe essere frainteso, storpiato, scritto male, trasformato in un nome più comune.
Alla luce di questo, il consiglio è quello di optare per un nome che pur avendo origini indiane suoni comunque bene anche nella nostra lingua e non possa essere frainteso.
Non parliamo solo di scocciature legate all’essere chiamati con un nome differente dal proprio, ma anche di problemi burocratici che potrebbero sopravvenire a causa di una errata trascrizione.
Un nome breve in questo caso è quasi sempre la soluzione più adatta. Attenzione anche alla grafia del nome stesso, il gruppo -ghia, -chia, -cho infatti potrebbe indurre in errore.
Complici i tassi di immigrazione sempre più elevati, difficilmente l’ufficio anagrafe contesterà la registrazione di nomi non italiani, salvo casi particolari o nomi che si prestano a significati ambigui nella nostra lingua.
Vista la curiosità che un nome indiano suscita e la grande importanza che il significato dello stesso ha nella cultura indiana, ci raccomandiamo di analizzare con particolare cura il significato del nome stesso.
Bisogna tenere in considerazione il significato nella cultura indiana e la sua interpretazione anche nella cultura italiana o comunque europea.
Vi sono infatti associazioni con animali o eventi atmosferici che, sebbene siano positivi nella cultura indiana, potrebbero non esserlo nella nostra realtà.
Pensate ad esempio ad un nome che significa Nuvola Portatrice di Pioggia. In realtà tipicamente contadine la pioggia è necessaria, portatrice di vita e di prosperità e diventa quindi un evento atmosferico positivo in assoluto; nella nostra realtà invece la pioggia è intesa come un evento atmosferico sgradevole, che disturba ed interrompe la routine provocando traffico ed imprevisti.
Si tratta chiaramente di un esempio limite, ma i casi di questo tipo sono davvero numerosi e ve ne accorgerete solo analizzando con cura il significato del nome che state valutando con particolare attenzione.