Il sempre maggiore interesse per la letteratura fantasy ha favorito lo sviluppo, senza precedenti, di nomi elfici. Un’antichissima tradizione si cela dietro alla figura degli elfi, una cultura che affonda le radici nella tradizione norrena sviluppatasi nel nord Europa tra il VII e il XIV secolo.
Insomma un’entità lontanissima nel tempo e nello spazio, ma che oggi rivive grazie alle opere di Tolkien e di altri autori del settore.
Dal “Signore degli Anelli” a “Lo Hobbits”, sono davvero tante le opere che vedono protagonisti gli elfi intesi come spiriti, simili agli umani, ma strettamente legati alla natura e con grandi orecchie. Insomma la passione per una letteratura così affascinante ha coinvolto davvero in molti.
Ma cosa significa, letteralmente, il termine “elfo”?
Chi sono gli elfi?
Una parola è molto antica proveniente dall’antico germanico “alfar” (nano) o “albiz” oppure dal latino “albus” cioè “bianco“. Insomma le origini si perdono nel passato ed individuarle, oggi, non è affatto semplice. Gli elfi, in pratica, sono dei genietti strettamente legati agli elementi fondamentali della natura.
Esistono elfi dell’aria, del fuoco, della terra e dell’acqua. Una varietà davvero sconfinata come vasto era l’ambiente nel quale vivevano.
Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche possiamo notare come quasi tutti gli elfi siano molto magri, ma slanciati, spesso molto forti e con occhi particolarmente vispi e penetranti. Secondo l’antica tradizione vivono nelle foreste, spesso sugli alberi, a volte nascosti, ma a volte in contatto con le persone buone.
Ai “simpatici” gli elfi sono in grado di offrire ricchi doni, spesso oggetti con proprietà strabilianti, in grado di aiutarli nelle loro imprese. Ma guai a farli arrabbiare.
Secondo la tradizione possono creare non pochi grattacapi all’uomo con una lunga serie di dispetti fino al rapimento. Insomma è indispensabile “tenerseli buoni” visto che, tra le loro prerogative, vi è l’immortalità.
Secondo la letteratura fantasy gli elfi rappresentavano i primi abitanti della Terra di Mezzo ad essere in grado di parlare. Hanno un grande attaccamento all’arte e della conoscenza in generale.
I vari nomi dati agli elfi non rispecchiano l’antica cultura nordica, ma semplicemente la fantasia degli autori. Si tratta di un aspetto da tenere presente prima di dare un nome del genere ad un bambino o, perché no, anche ad un animale domestico.
Nomi elfici, quali sono i più importanti
La lettera A mostra una varietà senza dubbio notevole di nomi. Il primo che possiamo individuare è Adanedhel: si tratta di nome composto da due parti: Adan che indica “Uomo” ed Edhel che indica “Elfo“.
Si tratta di un termine che può indicare un individuo per metà elfo e per metà uomo.
Dalla A alla G
Aduial, secondo nome con la lettera A, indica un Secondo Crepuscolo (Adu = Doppio Uial = Crepuscolo).
Aegnor si traduce, invece, con “Punta di Fuoco” mentre Aerandir “Vagabondo del Mare“.
Altri nomi elfici da segnalare con la lettera A sono: Annael = “Stella di Dio” e Aranel = “Stella del Re” mentre Arnalel significa “Principessa” e Alyon “Ricco e Potente“.
Tra i nomi elfici con la lettera B i più suggestivi sono Beleg cioè “Possente“, Belecthor cioè “Grande Aquila“, Beren = “Ardito“, Bor = “Uomo Fidato“, Brandir “Uomo Nobile” e Bruinen cioè “Acqua Luminosa“.
Con la lettera C è Camlost (Mano Vuota) uno dei più interessanti, Caranthir che significa “Volto Rosso“.
Celeborn significa “Albero d’Argento” mentre Celebrian “Coronata di Argento“. Carnifinde si traduce con “Capelli Rossi” e Calimon con “Splendente“.
Passando alla lettera D segnaliamo Dorlas = “Figlio della Terra” e Duinhir cioè “Signore del Fiume“.
Elanor, Elros, Erech, Erenion ed Erellont indicano rispettivamente: “Stella Sole”, “Schiuma di Stelle”, “Lancia Solitaria”, “Rampollo di Re” e “Porto dell’Unica Stella”.
Tra i nomi elfici con la F, i più suggestivi sono: Falastur = “Signore delle Coste”, Faramir “Gioiello della Caccia”, Fimbrethil “Esile Betulla”, Fiunduilas “Trecce Sempre Ornate di Foglie”, Formenis “Donna del Nord”, Fanie “Bianca” e Fanon “Bianco”.
I nomi con la lettera G sono: Galadhon = “Colui dell’Albero”, Galadhor = “Il Signore degli Alberi”, Galdor = “Il Signore della Luce” e Gildor = “Il Signore delle Stelle”.
Dall’H alla Z
Handir intende un “Uomo intelligente” mentre Hathol “Ascia”, Hiurluin “Signore Azzurro”, Hunthur “Cuore d’Aquila” e Hosseldon “Armata di Elfi”.
Imlach ovvero “Tra le Fiamme” è sicuramente uno dei nomi più belli con la lettera I insieme a Ithilbor cioè “Fedele alla Luna”, Indil “Giglio”.
Con la L segnaliamo Lindir (Uomo della Melodia), Lothiriel (Regina dei Fiori) e Luinil (Stella Azzurra).
Con il nome Magor si intende uno spadaccino mentre con Malbeth “Parola Dorata”.
Il “Sole Calante” si traduce con il nome Narbeleth, mentre con Niniel, invece, una “Fanciulla in Lacrime”.
Un nome suggestivo con la R è Rinie cioè “Incoronata” mentre il termine Pace si traduce in “Serie”.
Restando nella lettera S non si può non notare Sarnoron cioè “Liberatore della Patria”, Sinton cioè il “Piccolo” e Sarò ovvero il “Salvatore”.
Da segnalate anche Thalion ovvero “Il Forte” e Thinuviel cioè “Usignolo”.
Chiude la lista Urwel “Calda Fanciulla”.