Matteo è un nome antico, di origine ebraica che è molto diffuso ed apprezzato nel nostro paese. Analizziamone insieme significato ed etimologia, prima di parlare del giorno in cui si festeggia questo santo e di dare qualche informazione in più sul santo che meglio lo rappresenta.
Cosa significa il nome Matteo?
Il nome Matteo è un nome utilizzano nella nostra nazione, di derivazione ebraica che tradotto letteralmente ha il significato di “uomo di Dio” o in alternativa “dono di Dio”.
La natura del nome fa sì che chi lo porti sia investito da una scintilla divina che lo rende particolarmente amato, apprezzato, desiderato in molti e variegati ambiti della vita quotidiana e non solo.
La capacità di capire il prossimo, l’empatia, la disponibilità, l’arte di risolvere i problemi; sono tutti fattori che fanno sì che Matteo sia ben voluto da tutti e divenga un punto di riferimento emotivo, e non solo, in ogni settore.
Quando si festeggia San Matteo?
Come abbiamo detto, il nome Matteo ha una origine ebraica. Sono in particolare due le figure molto importanti dal punto di vista religioso che fanno capo a questa figura:
- da un lato troviamo Matteo Apostolo, che avrebbe scritto il primo libro del Vangelo;
- dall’altro, invece, San Mattia, uno dei discepoli di Gesù, che sostituì Giuda dopo il suo tradimento.
È per questo motivo che il santo può essere festeggiato o il 21 settembre (in ricordo appunto di San Matteo Evangelista) o il 24 febbraio e il 14 maggio giorno in cui si celebra San Mattia.
La storia di Matteo Apostolo ed evangelista
Matteo Evangelista nacque intorno al 2 a.C. a Cafarnao e morì nel 70 in territorio Etiope. Quello che di lui sappiamo, arriva dal suo Vangelo e da quello dei suoi compagni. Sembra che l’uomo svolgesse l’attività di pubblicano, ovvero esattore delle tasse. È bene specificare che all’epoca la figura era differente da quella che immaginiamo noi ai giorni nostri.
Il pubblicano infatti anticipava le tasse per i cittadini e si faceva restituire le cifre dopo averle sottoposte a tassi usuranti.
Nello stesso periodo coloro che maneggiavano le monete che celebravano raffigurandolo l’imperatore si consideravano peccatori; ed è per questo che anche i pubblicani dunque rientravano per la chiesa in quella categoria.
La versione biblica narra che un giorno Gesù passò davanti a Matteo e lo invitò a seguirlo, cosa che lui senza esitazione fece.
Da quel momento in poi seguì il Messia e il suo gruppo e divenne testimone della vita di Gesù, del suo vangelo e delle sue opere.
Vari studi ed approfondimenti hanno portato a concludere che probabilmente il vangelo che a lui viene attribuito è in realtà stato redatto da un uomo misterioso e sembra, anzi, che lo stesso Matteo non sia stato nemmeno testimone oculare dei fatti che a lui stesso vengono attribuiti.
Molte sono le chiese, le strade, i luoghi di aggregazione che portano il nome di questo santo, così come tante sono le città che lo venerano come santo patrono; un caso per tutti è quello di Salerno dove il giorno dedicato al santo viene festeggiato con sentimento e passione.
Quali sono i personaggi famosi che portano questo nome
Numerosi sono i personaggi famosi che hanno portato o portano questo nome in tutti i settori della vita e dell’arte.
Tra gli uomini di spettacolo citiamo Matteo Viviani, Matteo Zanotti, ma non mancano gli uomini di cultura (Matteo Tafuri); e ancora, gli imprenditori (da Matteo Cambi, a Metto Marzotto, passando per Matteo Perego di Cremnago) e i politici (Matteo Salvini, Matteo Renzi, Matteo Richetti).
Anche il mondo religioso presenta i suoi Mattei, soprattutto vescovi, come ad esempio Matteo Bandello, Matteo Barbabianca, Matteo Guimerà, Matteo Muscella, Matteo Orlando, Matteo Priuli.