Si sente spesso parlare di metafora, ma cosa è realmente una metafora, dove e quando possiamo usarla, come si può riconoscere sono alcuni quesiti che in molti si fanno e che proveremo nelle righe che seguono a risolvere.
Per dare un’idea ancora più chiara, daremo degli esempi al fine di rendere più semplice la possibilità di riconoscere e apprezzare una metafora in maniera semplice, veloce ed immediata.
Cos’è la metafora?
Iniziamo col dire che la metafora è senza dubbio una delle figure retoriche più note e frequenti, soprattutto perché si presenta versatile, veloce ed immediata.
La caratteristica della metafora è quella di accostare tra loro aree semantiche differenti, che appartengono a mondi diversi, non è quindi un caso che la parola letteralmente significhi “trasporto”, “passaggio”, “trasposizione”.
Esempi di metafore
Uno degli esempi più frequenti, è quello che vede accostare il mondo delle cose con quello delle persone e quindi attribuire caratteristiche “umane” agli oggetti, come avviene ad esempio con il collo della bottiglia o le gambe del tavolo.
Molte metafore invece collegano il mondo umano a quello animale, e di fatto spostano sugli uomini alcune caratteristiche tipiche di determinati animali.
Rientrano in questa categoria espressioni come “essere una lumaca”, “essere una lince” e simili.
Una ulteriore categoria di metafore è quella invece che associa sensazioni o situazioni umane a caratteristiche tipiche del mondo inanimato.
Per avere una idea basti pensare a modi di dire come “essere una roccia”, “essere in altro mare” “essere sul filo del rasoio”.
Questa panoramica dovrebbe dare una idea chiara delle basi su cui si fonda il concetto di metafora, che può poi spaziare e assumere connotati e caratteristiche di diverso tipo.
La metafora è diversa dalla similitudine?
Se questa figura retorica è molto frequente, altrettanto diffusa è una domanda che molti si pongono: che differenza c’è tra metafora e similitudine? Sono la stessa cosa?
È possibile definire la metafora una “similitudine senza il come”.
Tornando agli esempi che abbiamo fatto prima, la metafora “essere una lumaca” diventerebbe “essere lenti come una lumaca” e così via.
Si tratta di sottigliezze che di fatto scompaiono davanti all’impatto chiaro, semplice ed immediato che questi accostamenti di parole riescono ad evocare.
Metafora in poesia
Va da sè che i poeti usano molto spesso le metafore, capaci del resto di rendere poetico ogni singolo passaggio o discorso.
Vediamo dunque qualche esempio specifico di metafore nelle poesie. Un autore molto amante delle metafore è Giovanni Pascoli che ad esempio nel suo X agosto cita “un uomo che tornava al suo nido”.
In questo caso la parola nido di fatto rimanda alla casa, alla dimora, al focolaio, a quello che in qualche modo lo accoglie e lo alimenta giorno dopo giorno.
Una metafora la troviamo anche nel famoso L’infinito di Giacomo Leopardi che nella sua celebre frase “il naufragar m’è dolce in questo mare” associa i pensieri della mente, i ricordi, le sensazioni e i pensieri al mare che permette all’essere di perdersi e lasciarsi andare come un corpo farebbe nel mare.