Stanchezza e scarsa reazione agli stimoli sono due tra i sintomi principali con i quali si manifesta l’astenia.
Vediamo però in maniera più precisa cosa si intende con il termine astenia, come essa si manifesta, come si riconosce, come si affronta.
Precisiamo subito che se limitata a qualche giorno può essere affrontata da soli, ma se dovesse proseguire senza essere riconducibile ad una determinata situazione, è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico di famiglia.
Cos’è l’astenia
L’astenia è una situazione fisica che di fatto si manifesta in una sensazione di debolezza e stanchezza che affligge il corpo e porta ad una difficoltà nei movimenti e nello svolgere le azioni quotidiane, che si lega ad una diminuzione della forza e della potenza fisica.
Questo vuol dire che il soggetto riesce solo con molta difficoltà a compiere le azioni quotidiane, e qualora riuscisse, le stesse le sembrerebbero molto più stancanti del solito.
È bene precisare che la stanchezza può non essere fisica, ma anche solo mentale. Difficoltà di concentrazione, memoria corta, distrazione continua ne sono alcune caratteristiche.
Si tratta di un sensazione persistente, che può addirittura diventare cronica ed è diversa dal normale affaticamento perché può apparire anche in periodi di riposo e relax in maniera dunque in apparenza inspiegabile.
Possiamo dunque affermare riassumendo che l’astenia può individuarsi nei casi in cui un soggetto, in assenza di fattori che potrebbero determinare queste sensazioni, manifesta comunque una sensazione di sovraffaticamento fisico e mentale che si manifesta in:
- sonnolenza,
- perdita di memoria,
- lentezza di reazione agli stimoli.
Ovviamente una situazione di questo tipo ha conseguenze negative sia nella sfera privata che lavorativa e deve quindi essere monitorata e gestita.
Come gestire l’astenia
Per comprendere i trattamenti che potrebbero aiutare a sconfiggere l’astenia, è necessario per prima cosa verificare da cosa i sintomi sono causati.
Sarà dunque opportuno eseguire i tradizionali esami del sangue (andando a misurare in primis il valore della glicemia e dei globuli rossi), analizzare la dieta che il soggetto porta avanti; escludere altri fattori che potrebbero in qualche modo minare la normale resistenza del corpo, come altre patologie.
Solo un medico sarà dunque in grado di formulare una corretta diagnosi e riportare dunque il paziente sulla retta via, in attesa dello specialistica è però importante, come sempre:
- seguire uno stile di vita corretta,
- seguire una giusta alimentazione,
- bere almeno 2 litri di acqua al giorno,
- limitare i fattori che potrebbero generare ansia e stress,
- verificare che il sonno notturno sia continuo e non disturbato.
Una buona lettura prima del sonno è da molti considerata un utile e sano rimedio rilassante. Le scuole di pensiero invece si dividono quando si parla di tisana della buonanotte.
Per alcuni essa aiuta a distendere i nervi e conciliare il sonno, per altri stimolando la minzione potrebbe generare una ulteriore interruzione del sonno.