Le favole hanno conquistato negli anni tantissimi bambini di ogni generazione. Crescendo è facile dimenticarne la magia, gli insegnamenti e in alcuni casi anche le caratteristiche dei personaggi.
Oggi ci concentriamo su una delle favole più amate, Biancaneve e i 7 nani concentrandoci in particolare sui nomi dei nani.
L’articolo, dunque, vi sarà utile sia per rispolverare vecchi ricordi, che per essere pronti a rispondere alle domande di vostri figli o nipoti.
La storia di Biancaneve e i sette nani
I simpatici nanetti sono co-protagonisti di Biancaneve, questa fantastica favola. Essi abitano in una casetta in mezzo al bosco, ma trascorrono in casa poco tempo dal momento che dall’alba al tramonto sono in miniera a lavorare estraendo gemme e diamanti.
Proprio approfittando della loro assenza Biancaneve dopo aver evitato di essere uccisa da un cacciatore su ordine della Regina, si era riparata nella loro casetta.
Immaginate al rientro in casa lo stupore dei piccoli nanetti. Dopo una fase iniziale di stupore e turbamento, i nanetti accettarono di ospitare la bella Biancaneve che per ringraziarli avrebbe tenuto pulita ed in ordine la casa.
Nasce così uno splendido rapporto dei 7 nani con la bella fanciulla. Nel corso della fiaba per ben due volte i 7 hanno salvato la vita a Biancaneve.
Non riescono però ad impedire che le balla morsichi una mela avvelenata. Dopo aver provato a risvegliarla, i nanetti affranti si arrendono davanti a questa morte apparente da avvelenamento e posizionano Biancaneve in una teca di vetro, che non smettono mai di onorare e proteggere.
Un principe si imbatte in questa bara e chiese il permesso di portala al suo castello. Lì baciò la donna che risvegliò e accettò di sposarlo.
Questa, per sommi capi, la favola, che sembra trarre origine dalla storia vera di una ragazza che fu allontanata dalla seconda moglie del padre e fu costretta a vivere da sola nei boschi.
Una traccia di realtà paradossalmente si trova anche nella storia dei nanetti, che sarebbero dei soggetti di bassa statura che venivano impiegati nelle miniere tedesche attorno al diciottesimo secolo.
La prima apparizione dei nani risale al 1937 nella favola Disney, i personaggi tornano però anche in House of Mouse: Il Topoclub e ne Il re Leone 3: Hakuna Matata.
I Sette nani: i nomi
Ma concentriamoci a questo punto proprio sui sette nani, analizzando i loro nomi e le loro caratteristiche più nel dettaglio.
Il primo è Mammolo (Bashful), che è il più timido e dolce del gruppo, quello che sta spesso in silenzio e arrossisce se gli si rivolge la parola. Questo nano è molto timoroso e questa caratteristica viene fuori in diverse situazioni.
Opposto almeno a grandi linee è Brontolo (Grumpy), lui infatti è scorbutico, risponde male, è permaloso, non sorride mai. Nonostante questa corazza, in alcuni tratti della favola emerge il suo aspetto dolce e la sua capacità di prendere in mano la situazione quando Biancaneve ha bisogno di aiuto contro la perfida matrigna.
Passiamo poi a Dotto (Doc) che è in assoluto il nano più saggio, quello che riesce a mettere d’accordo il gruppo e a trovare sempre una soluzione.
Proseguiamo con Eolo (Sneezy), la sua caratteristica è il potente starnuto, causato da un allergia, che è capace di allontanare ogni cosa e ripulire tutto quello che lo circonda. Molto simpatica è anche la figura di Pisolo (Sleepy) che si caratterizza per il suo sonno costante.
Fa fatica a tenersi sveglio e a prestare attenzione a quello che succede attorno a lui. E’ spesso rappresentato insieme ad una mosca che gli dà fastidio e disturba il suo sonno, tranne di notte quando dorme insieme a lui serenamente.
Completano la lista Gongolo e Cucciolo (rispettivamente Happy e Dopey). Il primo è sempre allegro, felice, di buon umore, regala sorrisi ed energia a tutti quelli che incontra.
Il secondo invece è il più piccolino di tutti. Complice il fatto che non sa parlare, Cucciolo combina suo malgrado molti guai che per fortuna vengono risolti presto e bene dagli altri nani.