Babbo Natale è uno dei personaggi magici per i bambini. La notte di Natale infatti porta i suoi doni intrufolandosi nelle case attraverso i camini, dopo aver vagato per tutte le abitazioni a bordo della loro slitta guidata da renne.
Le renne, entrando più nel dettaglio, sono 8 e qualcuno si stupirà nello scoprire che gli animali hanno un nome.
Capiamo quindi come si chiamano le mitiche renne di Babbo Natale e quale sia il compito che ognuna di loro compie, non dimenticando anche la cosiddetta “nona renna”.
Come si chiamano le renne di Babbo Natale?
Le renne di Babbo Natale nascono dalla cultura inglese, ecco perché i loro nomi all’origine erano inglesi (Comet, Dancer, Dasher, Prancer, Vixen, Donder, Blitzen, Cupid).
Esiste una filastrocca che parla proprio di tutte le renne e che riportiamo di seguito perché rappresenta uno strumento molto utile per ricordare non solo i nomi delle renne, ma anche quella che è la loro funzione:
Le renne di Babbo Natale
Non solo fanno la slitta volare
e in ciel galoppano senza cadere
Ogni renna ha il suo compito speciale
per saper dove i doni portare
Cometa chiede a ciascuna stella
Dov’è questa casa o dov’è quella.
Fulmine guarda di qui e di là
Per sapere se la neve verrà.
Donnola segue del vento la scia
Schivando le nubi che sbarran la via.
Freccia controlla il tempo scrupoloso
Ogni secondo che fugge è prezioso.
Ballerina tiene il passo cadenzato
Per far che ogni ritardo sia recuperato.
Saltarello deve scalpitare
Per dare il segnale di ripartire.
Donato è poi la renna postino
Porta le lettere d’ogni bambino.
Cupido, quello dal cuore d’oro
Sorveglia ogni dono come un tesoro.
Come la filastrocca stessa suggerisce, ogni renna ha un ruolo specifico che andiamo di seguito al elencare.
Ballerina è la renna che determina l’andamento del gruppo grazie al suo incedere scadenzato; Cupido è la renna dell’amore, quella che custodisce ogni bene e ogni regalo; Cometa è la renna che interroga le stelle per scoprire dove si trovano le case dei bambini a cui portare i regali.
Donato è la lettera che fa sì che Babbo Natale legga ogni letterina di ogni bambino, per questo è chiamata anche “renna postino”, Donnola grazie al suo vento evita che le nuvole ostacolino il gruppo e il suo cammino; Freccia è la renna che controlla e misura il trascorrere del tempo evitando in questo modo possibili ritardi ; Fulmine controlla il cielo ed evita che il gruppo si imbatta il tempeste di neve; Saltarello è la renna che dirige l’intero gruppo, è lei infatti che con un salto segnala al gruppo quando arriva il momento di ripartire.
La nona Renna
Un discorso a parte può essere fatto per la cosiddetta “nona renna”, nota con il nome di Rudolph. E’ stata l’ultima renna ad aggiungersi al gruppo, ma paradossalmente è diventata la più importante del gruppo.
La sua caratteristica principale è quella di avere un naso rosso, tale da illuminare il percorso del gruppo anche in mezzo alla neve o alla nebbia. Provvidenziale dunque il suo ruolo e la sua funzione se si considera che il gruppo viaggia nelle notti tormentate del 24 dicembre, tra neve, nebbia, freddo, pioggia e tempesta. Babbo Natale non poteva proprio lasciarsi sfuggire un animale con queste caratteristiche!
La sua figura nasce nel 1939 grazie ad una favola per bambini scritta da Robert May. Grazie al suo caratteristico naso, divenne presto protagonista di immagini, simboli, maglioni. Il suo prestigio fu tale che gli fu dedicata addirittura una canzona, dal nome Rudolph the Red Nosed Reindeer.