Sono tanti i termini di lingua inglese che si diffondono nel nostro linguaggio comune. Un fenomeno continuo che rende la nostra lingua in costante evoluzione. Può accadere, spesso, di sentire una parola, anche più volte, ed ignorarne il significato. A chi non è capitato, ad esempio, di ascoltare la parola Nerd?
Che sia utilizzato in senso dispregiativo o per definire bonariamente se stessi, il termine nerd ha, ormai, occupato un ruolo importante nella vulgata del terzo millennio. “Un film nerd, un nerd shop, una nerdy girl”: l’uso della parola accompagna oggetti, persone e situazioni definendone caratteristiche peculiari. Ma cosa significa la parola nerd?
Chi è un nerd?
Una persona nerd potrebbe essere un individuo con una particolare predisposizione per la ricerca intellettuale. Un termine completo? Sicuramente no. E’ vero il nerd è colui che, di solito, ha (o si presuppone che abbia) un quoziente intellettivo superiore alla media oltre ad un interesse rivolto soprattutto allo studio, alla ricerca, alla riflessione.
Un giovane, ma con abitudini da “grande” che preferisce rimanere a casa a guardare un documentario sugli animali della savana mentre gli amici escono a divertirsi. Il nerd è, infatti, un individuo che ha poca predisposizione alla socializzazione.
Spesso taciturno e riflessivo, il nerd non ama rimanere al centro dell’attenzione ed, a scuola, è l’alunno che più di tutti si impegna nello studio. Insomma una persona per alcuni da evitare, per altri da ammirare. Ma il significato della parola nerd ha avuto un’evoluzione nel linguaggio anglosassone, ben prima di giungere alle nostre latitudini.
Additato come secchione, un fanatico, il termine veniva inizialmente accostato agli alunni che, nelle scuole di oltreoceano, non avevano una particolare passione per le attività fisiche preferendo, piuttosto, lo studio. Insomma uno sfigato come avremmo detto in Italia.
Così mentre i ragazzi aitanti e sportivi potevano frequentare, il nerd rimaneva ai margini della socializzazione, per necessità e scelta.
L’evoluzione del termine “NERD”
Con il trascorrere degli anni 80 la parola ha subito un progressivo mutamento con accezioni non sempre negative. In sostanza si è fatta avanti l’idea che spesso, per conquistare una donna, non è sempre indispensabile avere un fisico muscoloso e magari un QI degno di uno scimpanzé.
La realizzazione di film come la Rivincita dei Nerds ha accompagnato la nuova immagine dei nerd che oggi sono apprezzati per le loro doti appetibili, degne di fascino ed attrazione, al pari dei muscoli.
Ma sono stati gli anni Duemila ad incoronare i nerd come dei veri e propri protagonisti. L’evoluzione tecnologica ha portato nelle nostre case smartphone, tablet, computer ed altri aggeggi elettronici. Oggi viviamo un rapporto quasi morboso con questi strumenti, a volte preferendo rimanere in casa piuttosto che uscire. Insomma un comportamento che in passato era degno di esclusione, ora è la normalità.
Con la produzione di Big Bang Teory, la serie tv con un gruppo di secchioni intenti a condividere un appartamento con le tensioni e i litigi più o meno inevitabili, si è avuta un’ulteriore evoluzione.
Insomma oggi il termine Nerd è stato completamente sdoganato assumendo una serie di significati differenti. Appartenere a questa particolare categoria significa essere sempre al passo con i tempi ed, in un certo senso, cool.
Il mondo dei nerd al giorno d’oggi
Essere Nerd è di moda. Da Facebook a YouTube, oggi le maggiori piattaforme sul web sono piene zeppe di nerd. E se prima era un elemento di sostanziale vergogna, oggi sono in molti a definirsi con tale aggettivo, probabilmente senza esserlo. La cultura, l’interesse per la tecnologia, i giochi e, perché no, per i fumetti definisce un nerd al giorno d’oggi. Naturalmente la diffusione del termine è andata di pari passo allo sviluppo di un mercato pensato appositamente per questa categoria.
Magliette nerd, negozi per nerd, occhiali: oggi esiste un vero e proprio mercato destinato a questa particolare categoria. Come tutte le mode, anche quella dei nerd ha provocato una sostanziale perdita del significato originale. Non è il possesso dei manga o di determinati libri, ma il piacere nell’utilizzarli e comprenderne il contenuto a definire il nerd. Un’etichetta oggi sbiadita dalle mode, dal consumismo e forse dal naturale trascorrere degli anni.
Oggi non mancano gli strumenti per riscoprire la propria anima “secchiona”, merito anche dei tanti siti online in grado di riproporre i contenuti adatti a questa speciale ed ancora riservata categorie di individui.
Ne sono un esempio i forum dove ricordare, a memoria, gli episodi di Star Wars o le pagine del fumetto giapponese di dieci anni fa o magari litigare su particolari di episodi che ad altri sembrerebbero insignificanti.
Rivivere le emozioni del passato attraverso gli strumenti del presente oggi è possibile grazie ai tanti strumenti che la rete mette a disposizione. Anche se è impossibile rivivere i decenni scorsi, magari acquistando nel nerd store più vicino. Insomma il vecchio e il nuovo si fondono in un mondo che vive ancora una profonda evoluzione.