Probabilmente a tutti è capitato di sentire almeno una volta la parola “ipocrita“, utilizzata come insulto o comunque in tono dispregiativo.
Capiamo meglio l’origine e il significato di questa parola, in modo da comprendere bene in quali situazioni utilizzarla, a chi rivolgerla e che peso dare alla stessa nei casi in cui viene a noi attribuita.
Etimologia della parola “ipocrita”
La parola ha origini molto antiche; difatti deriva del greco “ypo” ossia sotto e “krinein” ossia spiegare; nel mondo greco l’ypokrites era l’appellativo con cui ci si riferiva all’attore, ossia una persona che interpretava ed imitava comportamenti altrui.
Non a caso sta ad indicare un attore, un simulatore, un soggetto capace di fingere con estrema abilità.
Quindi l’ipocrita è colui che finge, che assume atteggiamenti che non gli appartengono col fine di ingannare il prossimo.
Cosa vuol dire ipocrita
La parola ipocrita può essere utilizzata per definire una persona che mostra di possedere opinioni, abilità, valori, emozioni che in realtà non ha.
L’ipocrita dunque indossa una maschera in modo da attribuire a sé doti universalmente apprezzate. Ne deriva un comportamento falso, bugiardo o nei casi meno gravi, che comunque non corrisponde alla realtà al 100%.
La finzione messa in piedi dall’ipocrita ha come obiettivo quello di permettere allo stesso di raccogliere applausi e apprezzamenti da parte di soggetti terzi; o a giustificare a se stessi determinati atteggiamenti come vedremo in seguito.
Possono essere identificati come ipocriti anche quei soggetti che di fatto predicano determinati comportamenti, ma ne mettono in piedi altri dando vita così a incoerenza e contraddizioni tra quanto dichiarato e quanto vissuto.
Ipocriti con se stessi
Solitamente si pensa all’ipocrita come ad un soggetto che vuole raccogliere elogi e apprezzamenti esterni. Come abbiamo accennato, però, l’ipocrisia può essere anche diretta verso se stessi.
È il caso ad esempio di un soggetto che attribuisce a causa esterne e non determinanti le sue mancanze e le sue colpe. In questo caso l’ipocrisia si identifica nella necessità di attribuire ad altri le proprie mancanze, senza prendere atto degli errori commessi e quindi cercando dei fattori che possano giustificare se stessi.
È bene precisare però che questo atteggiamento è spesso inconsapevole, inconscio, non volontario e non può quindi essere etichettato come bugiardo al 100%.
I sinonimi di ipocrita
Il significato della parola ipocrita è molto chiaro e preciso, è dunque difficile trovare dei sinonimi che abbiano perfettamente il medesimo significato. Ciononostante, ci sono alcuni termini che possono essere utilizzati per indicare una parola ipocrita.
Termini quali falso, bugiardo, menzognero ad esempio focalizzano l’attenzione sulla bugia che l’ipocrita dice e quindi sul modo che ha di mostrarsi agli altri.
Parole come impostore, simulatore, dissimulatore invece oltre a dare indicazioni sulla bugia in sé, permettono di evidenziare come la menzogna di fatto venga pronunciata per ottenere un vantaggio o mostrare una realtà diversa.
Conformista e perbenista sono invece termini che permettono di cogliere un altro aspetto, ovvero la volontà di raccogliere il favore altrui sostanzialmente affidandosi ai luoghi comuni e ad opinioni universalmente condivise, accettate e apprezzate.
L’ipocrisia nella società moderna
Il mondo di oggi, l’ascesa dei social, la possibilità di parlare a target molti ampi, il desiderio di ricevere approvazione e condivisione sui social porta molti a mettere in atto, anche in modo inconsapevole, atteggiamenti ipocriti volti a raccogliere qualche “like” senza essere tuttavia legati a convinzioni o credenze radicate.
È per questo motivo che il termine oggi si utilizza molto e deve essere valutato e pesato in base al contesto e all’episodio specifico che lo ha generato.