Il mondo dei tatuaggi è ricco di correnti e di scuole di pensiero e stilistiche.
Al pari di ogni altra arte, anche quella dei tatuaggi vede infatti la presenza, la sovrapposizione e a volte lo scontro di stili tra loro molti diversi e più o meno riconoscibili grazie a quello che è il tratto del tatuaggio stesso, l’elemento raffigurato o altro ancora.
Oggi ci occupiamo in maniera specifica dei tatuaggi indiani, dei loro significati e degli elementi che li contraddistinguono.
Delineeremo dunque una sorta di guida ai tatuaggi indiani che vi aiuterà eventualmente a valutare se e come sposare questo stile.
Significato e peculiarità dei tatuaggi indiani
Quella che per noi è la generica famiglia dei tatuaggi indiani, in realtà include una serie di sottocategorie.
Le diverse tribù indiane infatti avevano un atteggiamento ambivalente nei confronti dei tatuaggi.
Se alcune tribù infatti erano tatuate, altre non lo erano, e altre ancora sfoggiavano i tatuaggi solo in occasioni molto particolari, come ad esempio le feste, le battaglie o dei rituali specifici.
Forte è in queste popolazioni il legame tra il tatuaggio e il sesso maschile. Un guerriero infatti era solito adornare il proprio corpo utilizzando proprio questi simboli, che nel caso di capi tribù e sciamani indicavano il potere e il comando.
Oltre alla presenza dei tatuaggi, è naturalmente da valutare il loro aspetto e il loro significato. Sulla pelle è infatti possibile fissare simboli spirituali, simboli che richiamano a storie di guerra o di caccia.
Nonostante questi significati di forza e di potere, oggi chi sceglie una immagine in stile indiano è un soggetto che denota una grande sensibilità e una profonda attenzione verso le popolazioni in difficoltà, dal momento che sceglie di prendere in prestito dei simboli da una etnia ormai decimata e sminuita sotto alcuni punti di vista, sposandone sotto alcuni punti di vista la causa.
Dove e come tatuarsi i simboli indiani
Cerchiamo adesso di analizzare più a livello pratico quelle che potrebbero essere le caratteristiche del tatuaggio.
Per quanto riguarda la realizzazione in sé, possiamo precisare che il tatuaggio poteva essere realizzato solo dallo sciamano che aveva una tecnica senza dubbio basic oltre che dolorosa.
Egli infatti era solito prendere il colore dalle bacche portate ad ebollizione e poi incidere la pelle con delle rocce appuntite.
Sul fronte dei soggetti, invece, tra i più noti e diffusi troviamo:
- gli acchiappasogni (che proteggono dagli spiriti del male tenendoli lontani),
- le piume (indice di libertà e forza, perfette per adornare borse o cappelli, ma anche per decorare le armi),
- il copricapo con le piume (che simboleggia il comando).
Sì anche a vari tipi di animali, dall’orso che rappresenta la forza fisica, all’aquila che indica il coraggio.
Un discorso a parte può essere fatto sulle frecce, che assumono significati differenti in base alla loro forma, direzione e dimensione. Tutte si caratterizzano per la loro forma sottile e affusolata.
Se si incrociano al centro essere simboleggiano l’amicizia, se sono parallele ma orientate in maniera opposta indicano invece la guerra.
Nella versione originale i tatuaggi indiani sono tutti realizzato con il nero nella sue diverse sfumature. Tuttavia sopratutto nelle versione con le piume, ultimamente è possibile osservare delle sfumature in colori diversi come blu, verde, rosso.
Come sempre il consiglio è quello di affidarvi al vostro tatuatore che sarà in grado di darvi un’idea di quello che potrebbe essere l’effetto finale del disegno.
In ogni caso è importante tenere a mente che l’utilizzo del colore snatura anche se leggermente quella che è l’essenza del disegno stesso allontanandolo almeno nella tecnica e nella realizzazione da quella che è la tipica essenza indiana.