Gli antistaminici sono dei farmaci che vanno ad agire contro l’istamina. Quest’ultima è un messaggero dell’infiammazione che di fatto determina una serie di risposte da parte delle cellule, che possono manifestare reazioni allergiche o secrezioni.
L’istamina è di fatto presente in tutte le parti del nostro corpo, ma la sua presenza appare più elevata nei polmoni, nella cute, nell’apparato digerente.
Le cellule che distribuiscono istamina sono i mastociti. All’interno l’eparina è contenuta sotto forma di granuli e il suo rilascio può avvenire a causa di stimoli fisici, traumi o azione delle tossine.
Gli effetti dell’istamina
Sulla superficie cellulare si trovano dei recettori che determinano una risposta biologica delle cellule alle stimolazioni.
Esistono due categorie di recettori, gli H1 e gli H2.
La stimolazione dei recettori H1 a livello dei bronchi causa un aumento nella secrezione del muco e la presenza di brancospasmi; la stimolazione dello stesso recettore a livello intestinale determina invece dolori e diarrea. Se i recettori istamici colpiti solo gli H1 a livello della cute si possono verificare fenomeni di rossore, dolore, gonfiore.
Anche il recettore H2 può essere colpito, o meglio stimolato. Se questo avviene a livello del cuore si registra un aumento nei battiti, se avviene invece a livello di stomaco si registrano anomalie nelle secrezioni.
E’ possibile intervenire in due modi diversi sulla regolazione dell’istamina. Una prima strategia è quella di inibirne gli effetti, un’altra (oggettivamente meno usata) di ridurre la liberazione dei granuli. Gli effetti sono naturalmente differenti.
Antistaminici anti H1
Gli antistamici H1 agiscono bloccando gli effetti dell’istamina sui recettori H1 e si differenziano in farmaci di prima e di seconda generazione.
Il primo a studiarli e ad utilizzarli fu Bovet che proprio per averli studiati ricevettere nel 1957 il premio Nobel.
Oltre a svolgere la loro funzione, però, questi farmaci causavano sedazione e sonnolenza, effetti che fecero sì che venissero utilizzati anche come farmaci contro il mal di movimento. Rientrano in questa categoria farmaci come l’Allergan, il Clorten, l’Actidil, il Valontan.
Nella seconda generazione si riuscì a ridurre questa controindicazione e il principio attivo è diventato più selettivo. L’antistaminico ha smesso dunque di essere un farmaco “forte” e ha iniziato a presentarsi come farmaco facilmente tollerabile. Rientrano in questa categoria prodotti quali loratidina, cetririzina, fexofenadina.
Per molto tempo questi farmaci sono stati utilizzati nel trattamento dell’asma. Solo in seguito si scoprì che leucotrieni ed altri mediatori avevano un ruolo maggiore e agire su di essi avrebbe portato a risultati migliori.
Antistaminici H2
Gli antistamici H2 sono sostanzialmente antiacido. Rientrano in questa categoria ranitidina, cimetidina, famotidina, tutti farmaci capaci di aiutare a convivere con l’ulcera gastrica e cin problemi di reflusso.
Considerati sostituibili, possiamo comunque evidenziare che la cimetidina potrebbe causare una diminuzione della presenza degli spermatozoi o disquilibri ormonali anche nelle donne. Il problema può essere evitato optando per ranitidina o famotidina
I recettori H3 e H4
Recentemente gli scienziati hanno scoperto altri due recettori, gli H3 e gli H4. I primi hanno come ruolo l’inibizione del rilascio dei neurotrasmettitori a tutti i livelli, sia centrale che periferico. L’H4 invece si trova su eosinofili, linfociti, mastociti, milza e regola sia le risposte infiammatorie che quelle immunitarie.
Indipendentemente dal fastidio e dalla zona interessata dallo stesso, sarà sempre e colo il medico o il farmacista a consigliare il prodotto da assumere per avere i migliori risultati nel minor tempo possibile.