Siamo soliti pensare ai dinosauri come a grandi animali lontani da noi nel tempo e nello spazio. Questi animali, che sono simboli ormai dell’epoca preistorica, erano organizzati in una vera e propria realtà parallela, fatta di razze, incroci e meccanismi.
Oggi capiamo e analizziamo insieme alcune delle razze che vengono in maniera generica associate al nome di “dinosauro”, specificando anche quali sono le peculiarità di ogni gruppo e le differenze tra di essi.
Le razze più note di dinosauri
Il Tirannosauro è da molti considerato il dinosauro per eccellenza. A lui spetta il titolo di carnivoro più grosso della storia.
Caratteristica la sua forma, con le due zampe anteriori di piccole dimensioni e dal ruolo discusso. Secondo alcuni infatti quelle zampe, a mò di braccia, avevano il compito di permettere all’animale di mantenere la posizione eretta, secondo altri invece il loro ruolo era quello di tenere ferma la preda.
Stando all’analisi dei primi scheletri ritrovati, il peso dell’animale avrebbe potuto raggiungere le 6 tonnellate. Non è ancora chiaro se l’animale fosse in grado di cacciare o si nutrisse solo di animali già morti.
Molto noto appare essere anche il Brontosauro (della famiglia degli Apatosauri), il cui nome vuol dire “lucertola del tuono“. Molto caratteristica appare la forma dell’animale, dotato di un collo lungo e di una coda a frusta.
Nella variante più massiccia l’animale arrivava a pesare 15 tonnellate e ad estendersi per un totale di 22 metri.
Tra i dinosauri più noti troviamo anche il Triceratopo. Caratteristica principale di questo animale sono senza dubbio le tre corna poste sulla faccia.
Capace di raggiungere anche i 9 metri di lunghezza, l’animale registrava un peso che oscillava tra le 6 e le 12 tonnellate. Nonostante sembianze e stazza, si tratta di uno dei più pacifici tra i dinosauri, che tra l’altro si nutriva solo di piante.
I vari studi li collocano nelle Americhe, raggruppati in branchi capaci difendersi a colpi di cornate anche dagli animali più minacciosi.
Sebbene non sia particolarmente grande, ha raggiunto la notorietà per le sue forme definite e per la sua agilità anche il Velociraptor, che avrebbe popolato parte del continente asiatico.
È un dinosauro bipede, con collo, testa e musi allungati e incisivi molto taglienti. Riusciva a predare grazie ad un artiglio a forma di falce sul piede, che restava alzato durante la normale deambulazione. Spicca anche per la sua capacità di saltare e fuggire via velocemente in caso di minacce.
Nomi dei dinosauri: quelli meno noti
Esistono poi una serie di razze meno note, ma altrettanto importanti e degne di nota.
Parliamo ad esempio dell’Anchilosauro. Si tratta di un animale dalla forma molto particolare. Il suo dorso era infatti caratterizzato da placche e spuntoni, e la coda era la sua arma principale.
Proprio a colpi di coda infatti l’animale stordiva i nemici, assicurandosi in questo modo il tempo necessario per allontanarsi dal nemico. Amante di pianure e di foreste calde, l’Anchilosauro girovagava per il mondo da solo, in coppia o in piccoli gruppi, raggiungendo una lunghezza pari a 9 metri e anche 3 tonnellate.
La cresta è invece l’elemento principale dello Stegosauro. Erbivoro, questo dinosauro di fatto raggiungeva le dimensioni di un autobus e si contraddistingueva appunto per due enormi creste capaci di renderlo appunto riconoscibile.
Altra caratteristica dell’animale che balzava all’occhio, le dimensioni ridotte della testa. Proprio a causa delle dimensioni ridotte della testa, gli scienziati avevano ipotizzato l’assenza di un vero e proprio cervello.
Capace di raggiungere i 9 metri, si sviluppò in quattro differenti varianti, tutte caratterizzate dalla presenza di questi spuntoni che svolgevano funzioni di difesa.
Veri e propri spuntoni erano invece collocati sul dorso del Dimetrodonte, che gli studiosi collocano in Texas 250 milioni di anni fa.
Lungo 3 metri e capace di raggiungere le 3 tonnellate, l’animale spiccava appunto per la presenza di queste spine che avrebbero svolto una funzione regolatrice della temperatura, oltre che di difesa e di sostegno.
Si trattava di un animale carnivoro temute dalle piccole prede.
Concludiamo parlando dell’Allosauro, che nonostante non sia troppo noto era uno degli animali più temuti tra i carnivori.
Stando agli studi effettuati, l’animale era caratterizzato da un portentoso olfatto che gli permetteva di “sentire” le sue prede (soprattutto dinosauri erbivori) anche a notevole distanza.
Volete scoprire altri nomi e caratteristiche di altri dinosauri? Fatecelo sapere nei commenti!