Chiamarsi Sofia è, oggi, molto comune in Italia, con poche distinzioni geografiche da regione a regione.
Un nome antichissimo che trae origine alla cultura greca (il nome Sofia deriva dalla parola greca Sophos) nella quale con ”Sophia” si indicava la sapienza, il benessere e la conoscenza, ideali tanto cari ai filosofi del passato ellenico.
Al pari della tradizione greca, ancora oggi chi battezza una bambina con questo particolare nome, ne indica un’elevata conoscenza. Sofia, in pratica, è colei che si differenzia dagli altri per le particolari doti intellettive e per la sapienza. Insomma un nome che indica senza dubbio un buon auspicio per una neonata.
Origine del nome Sofia
Una delle dee più importanti dell’Olimpo dell’Antica Grecia, Sophia era venerata dai tanti che cercavano saggezza e sapienza. Un vero e proprio fondamento della cultura ellenica che venne trasmesso al mondo romano e, nei secoli successivi, durante il Medioevo.
Non si contano le regine e le principesse che, nei secoli, hanno portato questo particolare nome. Soprattutto in Europa, il nome ha visto una vasta diffusione, rimasta costante nelle epoche e nelle diverse latitudini.
Dalla Svezia alla Spagna; dal mondo protestante a quello cattolico, il nome Sofia ha visto un immutato apprezzamento da parte dei nobili del vecchio continente. Nei secoli successivi il nome ha superato i confini europei sbarcando, accanto alla cultura occidentale, in America ed in Australia.
Nella tradizione cristiana, con il nome di Sofia si indica una martire a cui fu dedicata una delle più importanti strutture religiose del mondo ortodosso: la basilica di Costantinopoli, l’odierna Istanbul. Il vero ponte tra oriente ed occidente: due mondi diversi, ma un tempo legati dal grande e potente Impero Bizantino.
Oggi il nome Sofia viene particolarmente apprezzato per il significato, molto positivo del nome, e naturalmente dal suono, significativamente suggestivo. Insomma l’utilizzo del nome Sofia attraversa i secoli raggiungendo il mondo contemporaneo, dove rimane sempre “di moda”.
Curiosità e personaggi famosi che si chiamano Sofia
Stando alla tradizione di molti altri paesi, anche il nome Sonia potrebbe essere inteso come diminutivo di Sofia. In tutte le culture, tuttavia, le donne che portano questo nome sono intelligenti, sagge, ma anche determinate e capaci di gestire ogni affare in maniera ponderata, compresi quelli di famiglia.
La rondine è l’animale portafortuna per chi porta questo nome, la pianta è il cedro, il colore il verde in tutte le sue variegate sfumature.
Molte sono anche le donne del cinema e dello spettacolo che portano questo nome; citiamo ad esempio l’eterna Sofia Scicolone (in arte Sofia Loren), l’eterna ragazza Sophie Marceau, la giornalista radiofonica Sonia Filippazzi.
Santa Sofia: quando si festeggia l’onomastico?
Come detto in precedenza, il nome Sofia ha una storia che travalica la religione cristiana, ed ha origine nella lontana tradizione della Grecia Antica.
Ma la religione di Cristo ha assorbito appieno uno dei nomi più diffusi nei secoli precedenti. Santa Sofia, secondo la religione, si festeggia il 30 settembre.
Santa Sofia di Sicilia
In realtà sono ben sette le sante con questo particolare nome: una è Santa Sofia di Sicilia, vergine e martire venerata soprattutto in Sicilia. La sua storia si intreccia con quella di Bisanzio, la ricca città governata da Costante che esercitava il suo potere anche sulla bella ed elegante moglie che era pronta ad esaudire ogni sua richiesta e desiderio.
Il ruolo della donna non era quello di moglie, ma di amante privilegiata, dal momento che nessuna tenerezza era insita tra i due. La donna, nonostante la sua posizione comunque privilegiata, appariva molto colpita dalla forza d’animo di alcune schiave capaci di rispondere con gesti e parole alle angherie dei propri capi, fino a scoprire che tutte queste donna avevano in comune la fede cristiana.
Incuriosita, la donna si era avvicinata a questa dottrina fino a farsi battezzare in gran segreto grazie alla complicità di una schiava che le aveva permesso di arrivare di nascosto al cospetto di un sacerdote.
Nelle preghiere della donna, prima e dopo il battesimo, vi era il desiderio di avere un bambino, cosa che di lì a poco davvero accadde, annunciata da un sogno premonitore. Alla bambina venne dato il nome di Sofia.
La piccola già in tenera d’età in maniera autonoma promuoveva la presenza di un solo Dio, uno e trino.
A distanza di poco tempo, purtroppo, la mamma di Sofia morì e secondo la storia religiosa, fu lo stesso Gesù a prendersene cura. Nel frattempo, però il principe Costante si era preoccupato di affidarla ad una nutrice, che la spingesse verso usi e tradizioni pagane, missione che risultò tuttavia essere inutile.
Proprio in quegli anni, però, iniziarono le persecuzioni cristiane e, non preoccupandosi degli editti lanciati anche dal padre, Sofia era alla ricerca di Timoteo, un uomo che avrebbe potuto battezzarla.
Purtroppo il piano della ragazza venne scoperto, Timoteo e la nutrice vennero giustiziati subito, mentre Sofia a soli dodici anni venne portata al cospetto del padre che provò in tutti i modi a farla desistere dalla sua convinzione.
La ragazzina rimaneva tuttavia ferma nelle sue posizioni, e il padre la imprigionò.
Dopo una intera giornata ed una intera notte di prigionia, un angelo aiutò la ragazza ad evadere, la condusse su di una barca che la portò fino alla città di Siracusa. Proprio tra Siracusa ed Ortigia la giovane costrinse centinaia di persone a battezzarsi.
La mano del signore la portò qualche tempo dopo nella cittadine di Erbesso, dove la donna venne colpita prima dallo sfarzo e dalla ricchezza della città, poi dalle misere condizioni degli schiavi, dove tuttavia il suo impegno nel predicare rimase tutto sommato inascoltato, cosa che avvenne anche qualche tempo dopo nella zona di Xuthiani.
Delusa Sofia decise di rifugiarsi in una grotta a pregare proprio per tutte quelle persone che non l’avevano ascoltata; le preghiere vennero presto esaudite e tanta gente giorno dopo giorno iniziò a presentarsi alla porta di Sofia.
Marziale, che reggeva nella zona, non poteva rimanere inerme; per questo motivo decise di punire la ragazza conducendola al palazzo dal padre che, davanti alla sempre costante fermezza della figlia, la condannò a morte.
Santa Suina
Un’altra Santa che porta questo nome è Santa Suina, nota però con il nome di Santa Sofia. Nata a Cagliari, la santa visse nel corso del terzo secolo e morì martire vergine nel periodo delle persecuzioni volute da Diocleziano.
La donna venne seppellita insieme a Santa Cecilia e Santa Gina nella Chiesa di San Lucifero. Il culto della santa, che si festeggia il 15 aprile o il 15 ottobre, è legato a processioni con palme e gigli.
Le sante non sono però le uniche ad aver avuto questo nome: anche la capitale della Bulgaria infatti di chiama Sofìa, proprio in onore alla sante che dà il nome alla principale chiesa bizantina della città.
Ma è la prima a rappresentare la figura principale tra le sante con questo nome. Santa Sofia da Roma (il cui santo si festeggia il 30 settembre), detta anche anche “Sapienza” era, secondo la tradizione, la madre di tre martiri cristiane: Agape, Elpis (Speranza) e Pistis (Fede). Sofia era una matrona romana, ma di origine italica, forse nata a Milano e sposò Filandro, un senatore romano che riuscì a convertire alcuni anni prima di morire.
Sofia, dopo la scomparsa del marito, si impegnò alacremente in opere di bene e carità per i poveri. Il prefetto di Roma denunciò Sofia, la fustigò e le impresse il simbolo dell’infamia in fronte.
Nonostante questo la donna mai rinnegò la fede in Cristo, anche a seguito della decapitazione delle tre figlie.
Il culto raffigura la donna con un grosso manto nero sotto il quale trovano protezione le tre figlie della donna, ognuna caratterizzata da una determina posizione. Fede, ad esempio, si raffigura con le mani giunte, Speranza e Carità, invece, si rappresentano con le mani sul petto.
Diffusione del nome Sofia in Italia e all’estero
Le prime tracce del culto risalgono al VI secolo: da allora il nome Sofia ha avuto un utilizzo costante. Ma qual è, oggi, la diffusione del nome nel nostro paese?
Nome breve, dalla suggestiva pronuncia e dal significato “nobile”: il nome Sofia è, oggi, uno dei più diffusi nel nostro paese con un’incidenza in continuo aumento negli ultimi anni.
Diffusione in Italia
Sono quasi ventimila le persone che hanno questo particolare nome, oggi, nel nostro paese classificandosi tra i primi cinquecento nomi in assoluto. Ma è la distribuzione territoriale pressoché omogenea a rappresentare la caratteristica peculiare di questo nome.
Sofia raggiunge percentuali più alte in Lombardia, Lazio e Campania con dati che risultano rispettivamente del 13%, del 10,1% ed addirittura del 22,9% . Insomma un utilizzo davvero esteso e che accomuna nord, centro e sud, senza distinzioni.
Anche in Sicilia il nome Sofia raggiunge picchi notevoli ed una percentuale dell’8,8% dei nomi totali, seguito dal Veneto con il 7,4% e la Puglia con il 6%. Le regioni con un’incidenza minore sono: l’Umbria con l’1%, il Molise con lo 0,6% e la Valle d’Aosta che chiude allo 0,3%.
Questo nome è senza dubbio molto apprezzato nella nostra nazione, mentre poco utilizzata è la variante maschile di Sofio.
Diffusione all’estero
Ma la diffusione del nome travalica i confini. Nel 2014, ad esempio, Sofia è risultato al trentaquattresimo posto in Australia.
Per dovere di cronaca, dobbiamo evidenziare che questo nome si utilizza con sonorità simile, ma grafia leggermente diversa anche in molte altre nazioni. In Inghilterra, ad esempio, si trovano molte Sophia o Sophy, in Francia spopolano le Sophie, nei paesi tedeschi troviamo invece le Sophya, che lasciano posto a Sofija o Soffia in Russia, Bulgaria e paesi simili.
Guardando le classifiche nel nostro paese, invece, non possiamo non notare una costante crescita della diffusione del nome negli ultimi anni. Nel 2000 le neonate con questo nome erano 3.385 posizionandosi al dodicesimo posto.
Dal 2010 al 2015, invece, la posizione è stata stabilmente di vertice con ripetuti primi posti ed un numero di neonate costantemente al di sopra dei settemila.