Le barzellette sono importanti, aiutano i bambini ad accostarsi al mondo del paradosso, dell’errore, dell’interpretazione, delle figure retoriche e in altre parole li aiutano a crescere.
E’ per questo che abbiamo pensato di redigere un contenuto dedicato alle barzellette per bambini.
La difficoltà sta tuttavia nel trovare delle battute che possano essere raccontate ai bambini, che siano vicine alla loro realtà e che possano davvero farli ragionare e sorridere senza portarli a confrontarsi con realtà troppo grosse per loro o che difficilmente capirebbero.
Barzellette sulla scuola
Uno dei temi che possono essere utilizzati, anche per sdrammatizzarlo e associarlo ad un sorriso, è quello della scuola.
Potete ad esempio fare riferimento al rapporto tra insegnante ed alunno raccontando di quando durante un’interrogazione di matematica la maestra domanda ad un alunno quanti occhi abbiamo, e lui soddisfatto risponde “quattro!”, rispondendo allo stupore della maestra il bimbo chiarisce che gli occhi erano due sul suo viso e due su quelli della maestra.
Passiamo ad un’altra situazione e a dei bambini che alla domanda “come vorreste che fosse la vostra classe” rispondono in maniera decisa “chiusa“.
Passiamo a quella maestra che domanda all’alunno “perché hai scritto così in piccolo il tuo compito?” e il bimbo che risponde “Per nascondere meglio gli errori“.
Passiamo poi alla maestra che educando gli alunni alla religione chiede ad un suo alunno che dice le preghiere prima di mangiare. La risposta del piccolo non si fa attendere “No mia mamma è una brava cuoca, mi fido“.
I bambini coglieranno subito l’ironia e vi riempiranno il cuore con le loro risate. Un’ insegnante chiede all’alunno interrogato di citargli il nome di un rettile, il ragazzino risponde “Un cobra“; la maestra si congratula con il piccolo e rincara la dose dicendo “un altro adesso” e il giovane “Un altro cobra“.
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Barzellette su Pierino
Nel rapporto tra maestra e scolaro entra di prepotenza la figura di Pierino, protagonista di risposte davvero bizzarre e divertenti come quelle dei dialoghi che vi proponiamo di seguito.
La maestra chiede a Pierino come mai non sempre da una conchiglia avvicinata all’orecchio proviene il rumore del mare, e il bambino candidamente risponde “Perché proviene dal mar morto“.
E’ sempre la docente a rivolgersi a Pierino questa volta per dirgli che non si può dormire il classe. La risposta del ragazzo non si lascia attendere “Certo che non si può, parli troppo maestra“.
Ruota sempre intorno alla scuola ma ha come co-protagonista la mamma di Pierino invece un’altra freddura. Pierino al rientro da scuola dice alla mamma di avere due notizie per lei, una buona e una cattiva. La mamma esorta il figlio ad iniziare da quella buona per poi passare a quella cattiva e il ragazzo risponde “La prima è che ho preso 10 nel compito in classe….la seconda che è una bugia!“.
Barzellette su personaggi di fantasia
Anche i personaggi di fantasia entrano di prepotenza nelle barzellette, e anzi il loro utilizzo in situazioni divertenti aiuta i bambini a capire che non si tratta di entità reali, come vediamo nelle freddure di seguito.
Cappuccetto rosso incontra il lupo e gli chiede come mai ha gli occhi così grandi, il lupo risponde: “ho tua nonna che parla in pancia“.
Passiamo a cappuccetto che incontra il lupo che la saluta dicendo “ciao cappuccetto rosso” e il lupo risponde “ciao lupo daltonico”.
– Come fa Pikachu quando ha il raffreddore?;- Pika…pika…ciu‘!; o ancora
– Qual è il dio del mare?, – Nettuno; – Non è possibile qualcuno dovrà pur essere.
Neanche Babbo natale la scampa: ha un incidente e al momento è ricoverato in ospedale in attesa di un trapianto di renne.
Barzellette per fare crescere i bambini
Le barzellette possono però avere anche un ruolo pedagogico. Parliamo di quelle che mettono in scena temi importanti, difficili da spiegare ai bambini e che attraverso l’iperbole e il paradosso fanno in modo che il piccolo ragioni sul tema. Queste barzellette sono chiaramente da dedicare a dei bambini un po’ più grandi o che possano già coglierne l’ironia.
Rientrano dunque in questa categoria le barzellette che mettono in scena la diversità tra i sessi come quelle che proponiamo subito di seguito. In un parco un bimbo ed una bimba si trovano a giocare; ad un certo punto il maschietto chiede alla femminuccia di salire su un albero e da sotto la schernisce dicendo “ti ho visto le mutandine”, la risposta della ragazza ” ma se io non ce le ho!”
Anche il concetto di nascita si presta a freddure e battute. Un giorno una coppia giapponese diede alla luce un figlio molto brutto, nel vederlo i due genitori non ebbero dubbi e lo chiamarono senza esitazioni “Suscita Nakagata”. Proseguiamo e spostiamoci su un autobus dove un bimbo chiede alla mamma per quale motivo avesse una pancia così grossa, la mamma risponde “dentro c’è la tua sorellina”.
Arrivato alla fermata il bambino nota un uomo con una pancia importante e gli chiede ” e tu cosa aspetti?”, l’uomo risponde “l’autobus” e il bimbo ” se ti esce una bici la dai a me'”.
Gli spunti insomma sono davvero numerosi ed interessanti, tutto sta nel capire che argomento si vuole affrontare e fino a che punto ci si può spingere con il bambino.
L’importante è ricordare sempre che si può far ridere anche senza essere volgari e spiegare l’ironia ai bambini qualora da soli non arrivi a coglierla.
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