Non è quasi mai pericoloso, ma sicuramente può essere fastidioso.
Stiamo parlando del singhiozzo, quell’antipatico problema che quando si presenta rischia d renderci nervosi ed intolleranti.
Capiamo meglio come nasce, come di manifesta e cosa fare per far passare davvero il singhiozzo quando lo stesso di manifesta in maniera semplice e veloce.
Cos’è il singhiozzo?
Iniziamo con il dire che il singhiozzo è il sintomo di contrazioni involontari del diaframma che sarebbero causate da una infiammazione temporanea del nervo che appunto controlla le contrazioni stesse.
Entrando più nel dettaglio, il tipico singhiozzo al quale siamo abituati è frutto dunque da un lato della contrazione del diaframma, dall’altro dalla brusca chiusura della glottide che ha il compito di separare l’apparato respiratorio da quello digerente.
Se dunque è chiaro quello che succede a livello fisico, può essere meno chiaro invece lo scenario che determina questo problema.
Quello che di per certo si sa, è che ci sono degli scenari che possono favorire l’insorgere di questo problema, come ad esempio
- il passaggio da una temperatura brusca ad un’altra (inteso come passaggio fisico o come legato all’ingestione di qualcosa di molto caldo o molto freddo);
- l’eccessiva assunzione di cibo o bevande, oltre che di alcolici;
- una situazione in cui si è portati ad ingoiare molta aria, cosa che in alcuni soggetti avviene in presenza di un forte disagio.
Come far passare il singhiozzo
Non sono presenti delle cure specifiche contro il singhiozzo in sé, ma ci sono senza dubbio dei comportamenti preventivi che possono limitarne l’insorgenza.
Si consiglia dunque ai soggetti che sono spesso vittima di questo fastidio di:
- non mangiare in piedi o di fretta;
- di prestare attenzione alla masticazione;
- di bere acqua evitando le bibite gassate.
Vi sono poi una serie di consigli e rimedi che, andando ad agire sul diaframma permettono in alcuni casi di ridurre o far sparire velocemente il problema.
È possibile dunque provare a:
- bere un bicchiere d’acqua velocemente e con il naso tappato;
- evitare di respirare per un ventina di secondi;
- fare dei respiri profondi concentrandosi sulla pancia che dovrebbe gonfiarsi durante questo “esercizio”.
Tra le altre azioni che possono essere di aiuto troviamo la cosiddetta “manovra di Valsalva“; questa consiste nel tappare il naso e “soffiare” aumentando la pressione degli organi interni.
Secondo molti, un altro rimedio prevedere che al soggetto venga fatto prendere un grosso spavento.
Sebbene diverse per natura e tecnologia, tutte le soluzioni hanno un elemento in comune: andare a “resettare” il diaframma permettendogli di tornare alle sue funzionalità originali.
Se non vi fidate di questi rimedi, o se su di voi non funzionano, sappiate che solitamente il singhiozzo passa nel giro di poco; quindi armatevi di un po’ di pazienza, prendetevi un pò di tempo, allontanatevi dagli altri per non disturbarli e aspettate fiduciosi che tutto passi e che il vostro respiro torni ad vere tempi e suoni normali.