Oggi parliamo di un nome molto apprezzato nella nostra nazione, ovvero del nome Alessio.
Capiremo da dove deriva, che significato ha, quando si festeggia e più in generale quali sono le curiosità e gli elementi che si legano a questo nome.
Le informazioni che leggerete vi permetteranno di valutare meglio il nome, di coglierne le caratteristiche, di scoprire qualcosa in più su chi lo porta e perché no di stabilire se sia o meno il nome che state cercando per un nuovo arrivato.
Significato del nome Alessio
Iniziamo specificando che Alessio è un nome di origine greca. Alèkso infatti trae origine dal verbo “Alèxein” che significa in greco antico appunto proteggere/ difendere, è per questo che il nome significa “colui che protegge”.
Il quadro che ne deriva è quello di un soggetto molto energico, carico di vitalità, pieno di intraprendenza che tuttavia può in alcune situazioni mostrarsi tanto riflessivo da apparire dubbioso e a tratti permaloso se contraddetto.
Quando si festeggia il nome Alessio
Il santo che porta questo nome più diffuso si festeggia il 17 luglio.
Ci riferiamo a Sant’Alessio di Roma, confessore, un nobile romano deceduto a Costantinopoli intorno al 400 che era considerato protettore di pellegrini e viaggiatori.
Importante è anche Sant’Alessio Falconieri, noto per essere uno dei Sette Santi fondatori e per aver vissuto più di 100 anni che si festeggia il 17 febbraio.
Nella sua variante femminile invece si festeggia il 9 gennaio, in occasione di Santa Alessia Vergine.
Curiosità riguardanti il nome Alessio e personaggi famosi
Tra i personaggi importanti che portavano questo nome troviamo anche personaggi storici come Alessio Comneno, imperatore di Costantinopoli; Alessio II, pope-patriarca russo, non stupisce quindi notare che questo tipo di nome risulta essere molto frequente in Russia.
Tra i vip che si chiamano Alessio spiccano l’attore Alessio Boni, il calciatore Alessio Cerci e il personaggio televisivo Alessio Giannone (Pinuccio di Striscia la Notizia).
Non sono i rari in casi in cui il nome è da considerarsi un diminutivo di Alessandro.
Il nome si celebra anche da opere artistiche e letterarie; è un caso il poema “Vita di Sant’Alessio” che fa parte della letteratura francese, o anche l’Alessiade, il romanzo storico scritto da Anna Comnea.
Nel nostro paese invece una quindicina di anni fa è stata invece Cristina d’Avena a celebrare il nome Alessia in una canzone.
Il nome viene associato al segno zodiacale del toro, al numero 7, al colore giallo, alla pietra di topazio e al bronzo come metallo.
La storia di Alessio da Roma
Può essere interessante ripercorrere quella che è la storia del santo più noto che porta questo nome, ovvero Sant’Alessio da Roma.
La storia di questo santo assume declinazioni diverse, a seconda che ci si affidi alla tradizione siriaca, a quella greca o a quella romana.
Stando alla tradizione siriaca in particolare, Alessio era un patrizio di Costantinopoli che ha abbandonato fidanzata e ricchezza per raggiungere le città di Laodicea e Edessa, dove si travestì da mendicante.
Durante il giorno dunque chiedeva l’elemosina, che la sera distribuiva ai poveri della città. Ricevette gli onori altrui solo in punto di morte quando confessò di aver abbandonato la sua vita serena e ricca per dedicarsi agli altri.
Diversa è la versione romana che combacia con quella greca e narra della storia di Alessio che dopo aver trascorso la vita come un mendicante ad Edessa; tornò a Roma dove però non venne riconosciuto dal padre e continuò a vivere come mendicante.
La sua identità venne svelata e riconosciuta solo alla fine della sua vita, quando il padre lesse un biglietto in cui lui provava la sua vera origine e il legame di sangue con la famiglia presso la quale era ritornato.
Da entrambe le versioni, emerge il forte legame di Alessio con l’ospedale di Edessa. Non è dunque un caso che coloro che lavorano in questo ospedale si chiamano Alessiani.